Le aree di emergenza sono aree destinate, in caso di emergenza, ad uso di protezione civile. Esse devono essere preventivamente individuate nelle fasi di pianificazione e si distinguono in tre tipologie:

  • Aree di ammassamento soccorritori e risorse
  • Aree di accoglienza o di ricovero della popolazione
  • Aree di attesa della popolazione

Le aree di accoglienza, di attesa e di ammassamento sono importanti componenti della pianificazione per la gestione delle emergenze e dei disastri.

Le aree di emergenza sono aree destinate, in caso di emergenza, ad uso di protezione civile. Esse devono essere preventivamente individuate nelle fasi di pianificazione e si distinguono in tre tipologie:

  • Aree di ammassamento soccorritori e risorse
  • Aree di accoglienza o di ricovero della popolazione
  • Aree di attesa della popolazione

Le aree di accoglienza, di attesa e di ammassamento sono importanti componenti della pianificazione per la gestione delle emergenze e dei disastri.

Cos’è un’area di ammassamento?

Localizzate in luoghi sicuri rispetto ai vari rischi, sono aree destinate a ospitare soccorritori e risorse necessarie per un intervento efficiente nelle zone colpite da emergenze. Queste aree devono essere facilmente accessibili tramite percorsi sicuri, anche per mezzi di grandi dimensioni, e devono essere vicine a fonti d’acqua, elettricità e sistemi di smaltimento delle acque reflue. Il periodo di permanenza in queste aree durante l’emergenza varia da poche settimane a qualche mese.

Cos’è un’area di accoglienza o ricovero della popolazione?

Queste aree, situate in zone sicure rispetto a vari tipi di rischi e nelle vicinanze di risorse fondamentali come acqua, energia e sistemi fognari, ospitano i primi insediamenti abitativi per la popolazione colpita dalle emergenze. Tra le aree di accoglienza e ricovero, rientrano anche strutture ricettive come hotel, residence e campeggi. Devono essere facilmente accessibili anche a mezzi di grandi dimensioni per agevolare la loro preparazione e gestione.

Cos’è un’area di attesa?

È un’area considerata sicura in caso di evento senza preavviso (generalmente il terremoto) in cui la popolazione può recarsi per ricevere la prima assistenza e le prime informazioni. Le Aree di Attesa sono pensate per far pazientare le persone per qualche ora non di più; una volta passata l’emergenza si può ritornare alla propria abitazione (se è agibile) oppure si viene indirizzati verso un’Area o Struttura di Ricovero, pensate per ospitare persone anche per più giorni. 

In una situazione quasi utopica, un’Area di Attesa non dovrebbe essere bersaglio di alcuna tipologia di rischio, tuttavia, nella realtà, in territori complessi come quello di Lucca, è molto difficile individuare un numero sufficiente di Aree con queste caratteristiche.

L’intera piana di Lucca è infatti un’area a rischio alluvione, con la pericolosità che varia a seconda della distanza dai principali corsi d’acqua. Alcune Aree, necessariamente, ricadono in zone a rischio alluvione, ma ciò non rappresenta un problema, per il seguente motivo: un evento alluvionale è in genere prevedibile con anticipo, dunque si può optare per una evacuazione preventiva in Aree o Strutture di Ricovero, oppure per mettersi al riparo ai piani alti, dove l’acqua non arriva. 

Come sono state identificate le aree di attesa?

Le Aree di Attesa vengono collocate nelle zone che presentano una significativa densità abitativa, individuando aree aperte e lontane dalle case, per evitare conseguenze in caso di terremoto. Nello specifico si è provveduto a proiettare al suolo le altezze degli edifici, in modo da osservare l’ampiezza della superficie ipoteticamente occupata dall’edificio in caso di ribaltamento rigido (che è l’ipotesi più cautelativa, dato che in genere un edificio tende a collassare su stesso). 

Compatibilmente con la fragilità idrogeologica del territorio, si è cercato di individuare aree non soggette a rischio idraulico, anche se non sempre è stato possibile (vedi punto sopra); si è cercato comunque di preferire zone a bassa pericolosità idraulica, compatibilmente con le esigenze del territorio di avere un’Area di Attesa a breve distanza in caso di evento sismico. 

Le Aree di Attesa del centro storico sono state oggetto di analisi e valutazioni più specifiche, in virtù della vulnerabilità sismica particolarmente alta del centro. 

Perché alcune zone sono prive di aree di attesa?

Nel caso in cui una certa borgata sia composta per lo più da case singole o sparse è più facile e sicuro mettersi in strada in caso di sisma, oppure rimanere ai piani alti (o farsi evacuare) in caso di rischio idraulico.

Le Aree di Attesa devono infatti poter essere raggiunte in tempi brevi e dunque presidiati da una squadra di volontari o di altre forze operative; data l’elevatissima estensione e complessità del territorio di Lucca, è sostanzialmente impossibile avere una forza operativa tale da presidiare un’Area di Attesa per ciascun singolo gruppo di case. 

Le procedure, per chi vive in case sparse o isolate, saranno di diversa tipologia. 

Come posso contribuire al processo partecipato?

Le Aree di Attesa devono poter essere raggiunte abbastanza facilmente e velocemente dalla popolazione che vive o lavora a breve distanza; inoltre, l’area e la viabilità per raggiungerla (a piedi) non deve presentare particolari criticità. 

Dunque, è utile partecipare al sondaggio specifico per l’Area di Attesa di interesse, esprimendo alcune valutazioni particolari. Inoltre, è utile segnalare eventuali criticità di cui si può essere a conoscenza. Oltre a ciò, sono apprezzate considerazioni su eventuali Aree di Attesa da sopprimere o accorpare ad altre, perché magari considerate inutili o non sicure, oppure considerazioni su zone di territorio che si ritengono essere non adeguatamente coperte da Aree di Attesa. 

Su quali aree di attesa è utile esprimere un giudizio?

È utile esprimersi sulle Aree più vicine al luogo in cui si vive, si lavora, si studia, o in cui si passa molto tempo: non si sa mai quando può arrivare la scossa di terremoto. 

Le Aree di Attesa sono state raggruppate per quartieri e frazioni (e per gruppi di quartieri / frazioni), allo scopo di facilitare l’individuazione delle stesse. Tuttavia, la “funzionalità” e “l’operatività” delle Aree non seguono necessariamente i confini di quartieri e frazioni; infatti, se si vive per esempio nei pressi del limite del quartiere o della frazione, può essere più ragionevole raggiungere l’Area di Attesa del quartiere adiacente, perché magari quell’Area è più comodamente e velocemente raggiungibile rispetto a quella (o quelle) del quartiere in cui si vive. 

Cos’è un’area di ammassamento?

Localizzate in luoghi sicuri rispetto ai vari rischi, sono aree destinate a ospitare soccorritori e risorse necessarie per un intervento efficiente nelle zone colpite da emergenze. Queste aree devono essere facilmente accessibili tramite percorsi sicuri, anche per mezzi di grandi dimensioni, e devono essere vicine a fonti d’acqua, elettricità e sistemi di smaltimento delle acque reflue. Il periodo di permanenza in queste aree durante l’emergenza varia da poche settimane a qualche mese.

Cos’è un’area di accoglienza o ricovero della popolazione?

Queste aree, situate in zone sicure rispetto a vari tipi di rischi e nelle vicinanze di risorse fondamentali come acqua, energia e sistemi fognari, ospitano i primi insediamenti abitativi per la popolazione colpita dalle emergenze. Tra le aree di accoglienza e ricovero, rientrano anche strutture ricettive come hotel, residence e campeggi. Devono essere facilmente accessibili anche a mezzi di grandi dimensioni per agevolare la loro preparazione e gestione.

Cos’è un’area di attesa?

È un'area considerata sicura in caso di evento senza preavviso (generalmente il terremoto) in cui la popolazione può recarsi per ricevere la prima assistenza e le prime informazioni. Le Aree di Attesa sono pensate per far pazientare le persone per qualche ora non di più; una volta passata l’emergenza si può ritornare alla propria abitazione (se è agibile) oppure si viene indirizzati verso un’Area o Struttura di Ricovero, pensate per ospitare persone anche per più giorni. In una situazione quasi utopica, un’Area di Attesa non dovrebbe essere bersaglio di alcuna tipologia di rischio, tuttavia, nella realtà, in territori complessi come quello di Lucca, è molto difficile individuare un numero sufficiente di Aree con queste caratteristiche. L’intera piana di Lucca è infatti un’area a rischio alluvione, con la pericolosità che varia a seconda della distanza dai principali corsi d’acqua. Alcune Aree, necessariamente, ricadono in zone a rischio alluvione, ma ciò non rappresenta un problema, per il seguente motivo: un evento alluvionale è in genere prevedibile con anticipo, dunque si può optare per una evacuazione preventiva in Aree o Strutture di Ricovero, oppure per mettersi al riparo ai piani alti, dove l’acqua non arriva. 

Come sono state identificate le aree di attesa?

Le Aree di Attesa vengono collocate nelle zone che presentano una significativa densità abitativa, individuando aree aperte e lontane dalle case, per evitare conseguenze in caso di terremoto. Nello specifico si è provveduto a proiettare al suolo le altezze degli edifici, in modo da osservare l’ampiezza della superficie ipoteticamente occupata dall’edificio in caso di ribaltamento rigido (che è l’ipotesi più cautelativa, dato che in genere un edificio tende a collassare su stesso). Compatibilmente con la fragilità idrogeologica del territorio, si è cercato di individuare aree non soggette a rischio idraulico, anche se non sempre è stato possibile (vedi punto sopra); si è cercato comunque di preferire zone a bassa pericolosità idraulica, compatibilmente con le esigenze del territorio di avere un’Area di Attesa a breve distanza in caso di evento sismico. Le Aree di Attesa del centro storico sono state oggetto di analisi e valutazioni più specifiche, in virtù della vulnerabilità sismica particolarmente alta del centro. 

Perché alcune zone sono prive di aree di attesa?

Nel caso in cui una certa borgata sia composta per lo più da case singole o sparse è più facile e sicuro mettersi in strada in caso di sisma, oppure rimanere ai piani alti (o farsi evacuare) in caso di rischio idraulico. Le Aree di Attesa devono infatti poter essere raggiunte in tempi brevi e dunque presidiati da una squadra di volontari o di altre forze operative; data l’elevatissima estensione e complessità del territorio di Lucca, è sostanzialmente impossibile avere una forza operativa tale da presidiare un’Area di Attesa per ciascun singolo gruppo di case. Le procedure, per chi vive in case sparse o isolate, saranno di diversa tipologia. 

Come posso contribuire al processo partecipato?

Le Aree di Attesa devono poter essere raggiunte abbastanza facilmente e velocemente dalla popolazione che vive o lavora a breve distanza; inoltre, l'area e la viabilità per raggiungerla (a piedi) non deve presentare particolari criticità.  Dunque, è utile partecipare al sondaggio specifico per l’Area di Attesa di interesse, esprimendo alcune valutazioni particolari. Inoltre, è utile segnalare eventuali criticità di cui si può essere a conoscenza. Oltre a ciò, sono apprezzate considerazioni su eventuali Aree di Attesa da sopprimere o accorpare ad altre, perché magari considerate inutili o non sicure, oppure considerazioni su zone di territorio che si ritengono essere non adeguatamente coperte da Aree di Attesa. 

Su quali aree di attesa è utile esprimere un giudizio?

È utile esprimersi sulle Aree più vicine al luogo in cui si vive, si lavora, si studia, o in cui si passa molto tempo: non si sa mai quando può arrivare la scossa di terremoto. Le Aree di Attesa sono state raggruppate per quartieri e frazioni (e per gruppi di quartieri / frazioni), allo scopo di facilitare l’individuazione delle stesse. Tuttavia, la “funzionalità” e “l’operatività” delle Aree non seguono necessariamente i confini di quartieri e frazioni; infatti, se si vive per esempio nei pressi del limite del quartiere o della frazione, può essere più ragionevole raggiungere l’Area di Attesa del quartiere adiacente, perché magari quell’Area è più comodamente e velocemente raggiungibile rispetto a quella (o quelle) del quartiere in cui si vive.